‘Otello’ con la regia di Andrea Baracco Lo spettacolo debutta in anteprima nazionale al Teatro Cucinelli di Solomeo, dal 20 al 22 ottobre

La nuova produzione del Teatro Stabile dell’Umbria apre la Stagione 22/23 del Teatro Cucinelli. Il Cartellone completo sarà presentato martedì 18 ottobre.

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Otello – Valentina Acca, Verdiana Costanzo, Francesca Farcomeni, Federica Fracassi, Federica Fresco, Ilaria Genatiempo, Viola Marietti, Cristiana Tramparulo – Foto di Gianluca Pantaleo

SOLOMEO (PG) – Dal giovedì 20 a sabato 22 ottobre, al Teatro Cucinelli di Solomeo, va in scena in anteprima  nazionale Otello da William Shakespeare, spettacolo con la traduzione e la drammaturgia di Letizia Russo, per la regia di Andrea Baracco, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli.

Lo spettacolo sarà interpretato da uno straordinario cast tutto al femminile composto da: Valentina Acca, Verdiana Costanzo, Francesca Farcomeni, Federica Fresco, Viola Marietti, Federica Fracassi nel ruolo di Iago, Ilaria Genatiempo nel ruolo di Otello e Cristiana Tramparulo nel ruolo di Desdemona.

Con Otello, Shakespeare ha consegnato alla letteratura occidentale uno dei suoi personaggi più archetipici: Iago. E, attraverso di lui, una riflessione spietata, eppure carica di pietas, sulle debolezze umane e sull’imprevedibile capacità che abbiamo di generare il male e di accoglierlo come insospettabile parte di noi stessi. La potenza del triangolo Otello-Iago-Desdemona sta nella corsa verso la distruzione di sé e degli altri, in un gioco che trasforma l’immaginazione in realtà e la realtà in immaginazione.  Io non sono ciò che sono, dichiara Iago nella prima scena del primo atto. Questa definizione che dà di sé non cessa di essere vera se applicata anche agli altri protagonisti della tragedia. Cosa siamo, noi esseri umani, se non materia instabile, che le circostanze possono spingere alle scelte più estreme, alle scoperte interiori più inattese, e ai gesti più feroci? La tragedia del Moro di Venezia affonda le proprie radici nella linea d’ombra su cui ognuno di noi cammina come un funambolo in cerca di equilibrio, nella speranza, ma senza la certezza, di non cadere mai.

“Il testo di Otello, con le sue domande abissali sull’ambiguità della natura e delle relazioni umane, mi accompagna da molti anni. – Dalle note di Andrea Baracco – Esiste, poi, nel testo, un altro tema per me cruciale: la riflessione sulla profonda affinità tra ciò che è teatro e ciò che è vita. Caso e realtà sono le due forze che muovono la storia, gli elementi che Iago, raffinato improvvisatore, combina e manipola per realizzare il suo sogno di perdente radicale, di anima votata alla rovina dentro e fuori di sé. Iago conosce il proprio desiderio oscuro, ma costruisce solo nel tempo, e improvvisando, i dettagli del proprio piano, trasformando scena dopo scena un’oscura volontà in una concreta e collettiva discesa agli inferi. Il suo agire è quello dell’autore che plasma i propri personaggi, è quello del regista che crea l’universo in cui farli vivere (e morire), è quello dell’attore che conosce l’altro da sé perché non teme di conoscere se stesso. Accanto a lui, Otello e Desdemona, complici involontari del suo disegno, e vittime di un caso che li mette crudelmente di fronte alla verità su se stessi. Confrontarsi con Otello nel contemporaneo, poi, significa anche scegliere se fondare la propria riflessione sugli aspetti sociali e di dibattito pubblico che il testo genera nei nostri tempi, o affrontarlo cercandone i principi poetici più profondi, le domande più universali. Per l’amore che ho per questo testo, sento la responsabilità di restituirlo al pubblico come squarcio sull’umano e sulle sue contraddizioni. Da queste considerazioni, ho immaginato a fondazione del progetto un principio di ribaltamento del canone shakespeariano: un cast esclusivamente femminile. Non si tratta di una scelta estetica. Ma poetica: è un inganno, per liberare lo sguardo del pubblico dai pregiudizi sulla storia e i suoi temi, e lasciarsi attraversare dalla terribile consapevolezza che chiunque di noi può, un giorno, trovarsi a giocare il ruolo della vittima o del carnefice, se volontà, fragilità e caso si trovano allineati come astri di una costellazione”.

Il debutto nazionale di Otello sarà al Teatro Carcano di Milano dal 25 al 30 ottobre.

Crediti
Otello
da William Shakespeare
regia di Andrea Baracco
traduzione e drammaturgia di Letizia Russo
con (in o.a.) Valentina Acca, Verdiana Costanzo, Francesca Farcomeni, Federica Fracassi, Federica Fresco, Ilaria Genatiempo, Viola Marietti, Cristiana Tramparulo
scene Marta Crisolini Malatesta
costumi Graziella Pepe
luci Simone De Angelis
musiche Giacomo Vezzani
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli

Biglietti
Prenotazioni. Botteghino telefonico Regionale Teatro Stabile dell’Umbria Tel. 075 57542222 Giorni feriali: dalle 16 alle 20, fino al giorno prima dello spettacolo.
Vendita Botteghino Teatro Morlacchi Piazza Morlacchi 13 – Perugia Tel. 075 5722555 Giorni feriali: dalle 10:30 alle 14 e dalle 17 alle 20; Sabato: dalle 17 alle 20.
Botteghino Teatro Cucinelli Tel. 075 57542213 Il giorno dello spettacolo: dalle ore 19 per le repliche serali; dalle ore 16 per le repliche pomeridiane.
Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it

FONTE: Ufficio Stampa Teatro Stabile dell’Umbria (Federica Cesarini).