La tournée umbra de ‘La madre dei mostri’ Debutta al Teatro Torti di Bevagna la nuova produzione TSU, diretta da Lorenzo Collati e ispirata ai racconti di Guy de Maupassant

Dal 19 novembre al 7 dicembre lo spettacolo sarà in scena in 10 diversi teatri umbri.

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La madre dei mostri: Michelangelo Dalisi, Caterina Carpio, Luca Carbone, Gabriele Linari, Grazia Capraro – Foto di Gianluca Pantaleo

BEVAGNA (PG) – Parte dal Teatro Torti di Bevagna, sabato 19 novembre alle 21, la tournée umbra de La madre dei mostri, spettacolo con la drammaturgia inedita, l’allestimento e la regia di Lorenzo Collalti, ispirato ai racconti di Guy de Maupassant, scrittore, drammaturgo, reporter di viaggio, saggista e poeta francese, nonché uno dei fondatori della narrativa moderna. Prodotta dal Teatro Stabile dell’Umbria e con gli attori Michelangelo Dalisi, Caterina Carpio, Luca Carbone, Gabriele Linari e Grazia Capraro, la messa in scena indaga e costruisce la realtà e la vita quotidiana tra follia e ironia, proprio come fa lo scrittore.

Dopo Bevagna, La madre dei mostri sarà in scena in altre 9 città umbre: Narni, Tuoro sul Trasimeno, Magione, Foligno, Marsciano, Panicale, Gualdo Tadino, Corciano e Terni.

“Osservare e destrutturare la realtà, senza limitarsi a una prima percezione sterile generando orrore, non andava di moda neanche ai tempi di Maupassant; per questo un autore come lui sembra così avulso dal suo tempo, così antico eppure così attuale. – spiega il regista Lorenzo Collalti – La sua ossessione, quasi metodica, di voler individuare gli aspetti più nascosti dei comportamenti umani è al centro della sua opera. Rompere le ipocrisie e le maschere della realtà, per Maupassant, vuol dire scatenare dolore e ironia insieme, confondere i sentimenti senza riuscire più ad afferrare il bandolo della matassa. Non si va in un’unica direzione, non c’è un’unica chiave di lettura sui fenomeni: questo è sicuramente l’aspetto più terrificante e al tempo stesso esilarante della sua letteratura. La grandezza di Maupassant sta nel veicolare questa complessa riflessione attraverso un’immediatezza spiazzante. I suoi racconti non sono altro che degli articoli di giornale molto fantasiosi. In poche pagine descrivono un frammento famigliare, un ritratto di interni lavorativi, uno scenario di campagna, senza cercare nulla di epico. Di fatto però, essi rimangono dei pezzi giornalistici, privi di un approfondimento del contesto, dei personaggi, delle circostanze e necessitano dunque di una drammatizzazione. Nella messinscena, questo ci costringe a una riscrittura contemporanea di quegli stessi racconti che, facendosi drammaturgia, portano su di sé, con ancora maggiore chiarezza, le domande scabrose di Maupassant, al di là di ogni contesto. La scelta drammaturgica è stata quella di fare perno sul racconto de Le Horla: un uomo confessa attraverso un diario di essere posseduto da un vampiro e cerca in tutti i modi di evadere dal suo dominatore; più tenterà la fuga, più costruirà la sua autodistruzione. Nel crescendo di follia del protagonista, si snodano una serie di racconti, quasi fossero dei lapsus, che prendono vita per associazioni di pensiero. Nel mondo dell’orrore, il tempo, come se fosse un flusso di coscienza e come qualsiasi costrutto logico, perde il suo significato normativo della realtà e permette un dialogo tra l’Ottocento e i giorni nostri privo di giudizio. Maupassant vede dei mostri “invisibili” nel suo tempo e, tramite la riscrittura, “ritrova” quella mostruosità nel nostro”.

La tournée
Teatro Torti Bevagna – 19 novembre
Teatro Comunale Giuseppe Manini Narni – 20 e 21 novembre
Teatro dell’Accademia Tuoro sul Trasimeno – 23 novembre
Teatro Mengoni Magione – 25 novembre
Spazio ZUT! Foligno – 27 e 28 novembre
Teatro Concordia Marsciano – 29 novembre
Teatro Cesare Caporali Panicale – 1 dicembre
Teatro Don Bosco Gualdo Tadino – 2 dicembre
Teatro della Filarmonica Corciano – 3 dicembre
Teatro Secci Terni – 5, 6 e 7 dicembre

È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.

FONTE: Ufficio Stampa Teatro Stabile dell’Umbria (Federica Cesarini).