Massimo Dapporto e Antonello Fassari con ‘Il delitto di via dell’Orsina’ Lo spettacolo si svolgerà da venerdì 13 gennaio alle 21 al Teatro Cucinelli di Solomeo

Un’opera brillante che la stessa regista Andrée Ruth Shammah definisce come «una riflessione sull’insensatezza e l’assurdità della vita».

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Foto di Francesco Bozzo

SOLOMEO (PG) – La Stagione 22/23 del Teatro Cucinelli di Solomeo prosegue venerdì 13 gennaio alle 21 con una commedia nera, una macchina fatta di trovate, energia, divertimento: Il delitto di Via dell’Orsina, uno degli atti unici più conosciuti di Eugène-Marine Labiche – padre nobile del vaudeville, talento prolifico e sopraffino capace di svelare il ridicolo nascosto sotto i tappeti della buona borghesia – per la regia di Andrée Ruth Shammah e con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni, Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pradella e Luca Cesa-Bianchi.

Due uomini, un ricco nobile ed elegante – Massimo Dapporto – e un proletario rozzo e volgare –Antonello Fassari –, si risvegliano nello stesso letto, hanno le mani sporche, le tasche piene di carbone e non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio. Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa e mantenere le apparenze, non resta che far sparire ogni prova.

La Shammah che firma la regia e, assieme a Giorgio Melazzi, l’adattamento, mantiene intatta la struttura della pochade e del gioco indiavolato degli equivoci ma vira al noir seminando inquietudini all’ombra di qualcosa che incombe.

“Non è un caso che questo testo sia stato scelto da registi come Patrice Chereau, che l’ha messo in scena nel 1966 in Francia e da Klaus Michael Grüber in Germania – spiega la regista nelle sue note – Appena l’ho letto ho pensato che sarebbe stata una grande sfida, un’opportunità per una regia sorprendente. Pensando a questi due personaggi, profondamente diversi l’uno dall’altro: uno ricco, nobile, elegante e l’altro rozzo, volgare, proletario che devono confrontarsi con quello che credono di aver fatto, ho pensato subito a Massimo Dapporto e Antonello Fassari, un’accoppiata con cui non ho mai avuto l’occasione di lavorare – e che non ha mai lavorato assieme – ma che credo perfetta per dare vita a questa storia. Io la vivo come una scommessa, come la possibilità di dare vita ad uno spettacolo leggero e divertente ma allo stesso tempo profondo”.

Biglietti
Botteghino telefonico Regionale Teatro Stabile dell’Umbria Tel. 075 57542222. Giorni feriali dalle 17 alle 20. Vendita Botteghino Teatro Morlacchi Piazza Morlacchi 13 – Perugia Tel. 075 5722555 Giorni feriali dalle 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 20; Sabato dalle 17 alle 20.
Botteghino Teatro Cucinelli Tel. 075 57542213 Il giorno dello spettacolo dalle ore 16.
Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it

FONTE: Ufficio Stampa Teatro Stabile dell’Umbria (Federica Cesarini).