‘Io sono il vento’ di tg STAN e Maatschappij Discordia In Prima nazionale a Perugia una straordinaria produzione internazionale tratta da un testo di Jon Fosse

Una performance intima e poetica che richiede solo la presenza degli attori, il linguaggio nudo di Jon Fosse e l’immaginazione del pubblico.

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Foto di Tim Wouters

PERUGIA – La Stagione 22/23 del Teatro Morlacchi di Perugia ospita in Prima nazionale Io sono il vento (Eg er vinden, Ik ben de wind), una produzione del collettivo belga tg STAN e della compagnia Maatschappij Discordia, di e con Damiaan De Schrijver e Matthias de Koning, da un testo di Jon Fosse. Lo spettacolo andrà in scena al Ridotto del Teatro Morlacchi da mercoledì 22 a domenica 26 febbraio (mercoledì alle 20.45, giovedì alle 19.30, venerdì alle 20.45, sabato alle 18 e domenica alle 17).

Una performance intima e poetica che richiede solo la presenza degli attori, il linguaggio nudo di Jon Fosse e l’immaginazione del pubblico. È raro che gli interpreti leggano un testo teatrale e decidano immediatamente di metterlo in scena, ma è esattamente quello che è successo quando Matthias de Koning (Maatschappij Discordia) e Damiaan De Schrijver (tg STAN) hanno letto l’opera di Jon Fosse, il drammaturgo norvegese tra i più importanti scrittori contemporanei.

Due uomini senza nome, indicati come l’Uno e l’Altro, si riuniscono dopo anni e navigano insieme in un’immaginaria barca a vela in un viaggio attraverso l’oceano. La loro azione è solo concepita, inventata e non deve essere compiuta ma rimanere immaginaria. I silenzi significano tanto quanto le parole. Ciò che non viene detto è importante almeno quanto le parole e spetta al pubblico e agli attori riempire gli spazi vuoti.

In questo dialogo meditativo, gli attori esplorano temi come la solitudine, l’identità, la perdita e, in modo tragicomico, si impigliano nelle filosofie esistenziali e nel testo astratto dell’autore.

tg STAN
STAN, acronimo di Stop Thinking About Names, (Basta pensare a un nome) è un collettivo teatrale composto da Jolente De Keersmaeker, Damiaan De Schrijver e Frank Vercruyssen. Alla base della compagnia c’è il principio democratico secondo cui tutti partecipano alle decisioni su tutto, dalla selezione del testo, al set e all’illuminazione, ai costumi e ai manifesti. STAN mette il performer al centro della scena e crede fermamente nel principio dell’attore sovrano, ossia che l’attore è al tempo stesso attore e creatore. Niente viene provato nel senso convenzionale della parola: la maggior parte del processo delle prove si svolge seduti al tavolo. Una volta che lo spettacolo è stato scelto, il testo viene rielaborato e ritradotto per arrivare a una nuova sceneggiatura. Solo negli ultimi giorni prima della première gli attori salgono in scena e solo quando gli spettatori sono seduti sulle poltrone la produzione prende davvero vita. STAN nutre una profonda convinzione nel potere ‘vivo’ del teatro: lo spettacolo non è una riproduzione di qualcosa che si impara, ma qualcosa di nuovo che si crea ogni sera insieme al pubblico. Una performance di STAN, quindi, non è un prodotto finito ma piuttosto un invito al dialogo.

Oltre a occupare un posto molto specifico nella scena teatrale olandese, STAN è molto richiesta anche all’estero. Negli ultimi due decenni la compagnia ha realizzato un ottimo repertorio di produzioni in lingua straniera ed è stata in tour in Europa (Francia, Spagna, Portogallo e Norvegia) e in altri continenti (Tokyo, Rio de Janeiro, New York e Quebec), eseguendo sia versioni straniere delle sue creazioni olandesi sia spettacoli in francese o inglese creati all’estero. Dal 2001 STAN si esibisce quasi ogni anno a Parigi al Festival d’Automne.

Maatschappij Discordia
Fondata nei primi anni ’80 nei Paesi Bassi, la compagnia Maatschappij Discordia ha dato inizio a una nuova ondata del teatro fiammingo e olandese che mette in discussione la funzione del regista per rimettere l’attore al centro della macchina creativa (di produzione e artistica). In controtendenza con le convenzioni del teatro tradizionale, gli attori di Discordia hanno sperimentato una distanza critica dai loro ruoli, aprendo nuove strade all’interpretazione. Consapevoli di recitare, alla ricerca di una verità, creano un rapporto con il pubblico, testimone diretto del processo di rappresentazione. Matthias de Koning (co-fondatore della compagnia Discordia con Jan Joris Lamers) era uno dei professori di Tg STAN al Conservatorio di Anversa.

Biglietti e Info
Spettacolo in fiammingo con sovratitoli in italiano
È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20. La prevendita dei biglietti a Perugia viene effettuata presso il Botteghino del Teatro Morlacchi, T. 075 5722555, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.30, il sabato dalle 17 alle 20.

Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it

FONTE: Ufficio Stampa Teatro Stabile dell’Umbria (Federica Cesarini).