PerSo, il festival del cinema documentario che racconta il mondo sociale Dal 30 settembre all’8 ottobre, a Perugia, una rassegna di film, mostre, performance e talk dedicati ai temi ambientali, umani e culturali

PerSo_2023_1-inPERUGIA – Mostre, performance multimediali, talk a tematica ambientale, ospiti internazionali e tanto cinema con 56 film provenienti da 27 Paesi in visione a Perugia fino all’8 di ottobre. Sabato 30 settembre, alle 19, si inaugura nel capoluogo umbro (cinema Méliès) la nona edizione del PerSo – Perugia Social Film Festival – evento internazionale dedicato al cinema documentario. 

Il concorso entra da subito nel vivo alle 15.30. Il film di apertura di questa nona edizione è, in anteprima internazionale, Working the woods di Lola Peuch (Francia | 2022 | 45 min). La storia di un famoso parco parigino si intreccia con le esistenze di tre trans che in quel luogo lavorano. Con tocco delicato ed ironico la regista mescola la voglia di vita e la bellezza anomala delle protagoniste con quella della natura che le circonda. 

Sempre sabato, dalle 16.30, focus Iran. Proiezione di Radiograph of a family di Firouzeh Khosrovani (Norvegia/ Iran/ Svizzera, 2020, 82′). Il film ripercorre la storia familiare della regista. Figlia di padre laico e madre musulmana praticante, è il prodotto del conflitto tra laicità e ideologia islamica in Iran. A seguire incontro con la regista. Alle 18 incontro con Somayeh Haghnegahdar IIFMA – Iranian Indipendent Film Makers Association e Italo Spinelli, regista e Direttore di Asiatica Film Mediale.

Inaugurazione del festival, alle 19, con gli interventi dei responsabili del Festival e di Fondazione Perugia, Regione Umbria, Umbria Film Commission e Comune di Perugia, principali sostenitori locali dell’iniziativa. L’inaugurazione sarà seguita alle 19.45 da Serpentine, performance per voce e video di e con Ludovica Manzo e Loredana Antonelli. Un tragitto non lineare in cui la voce è la principale sorgente sonora. Un’immersione in una dimensione visiva densa e vibrante. L’evento è parte del progetto Diversitàrte. Alla 21.30 la proiezione di Sur l’Adamant di Nicolas Philibert (Francia, 2023, 109’), Orso d’Oro alla Berlinale 2023 (Festival del cinema di Berlino), presentato in anteprima sull’uscita in sala. L’Adamant è un centro diurno psichiatrico unico: è una struttura galleggiante. Situato sulla Senna, nel cuore di Parigi, accoglie gli adulti affetti da disturbi mentali, offrendo loro cure che li radicano nel tempo e nello spazio e li aiutano a riprendersi o a mantenere alto il morale. Il team che lo gestisce è uno di quelli che cercano di resistere al deterioramento e alla disumanizzazione della psichiatria nel miglior modo possibile. 

Domenica 1 ottobre , dalle 15, tocca ai local con lo Spazio Umbria. rassegna dedicata a film a tematica sociale – documentari, di finzione o animazione – di autori Umbri o girati in Umbria, nata per favorire la diffusione di prodotti cinematografici locali e incentivare il lavoro dei giovani cineasti umbri. Quattro i titoli in programma al Méliès: U piscaturi carmu di Marlon Sartore (Italia, 2023, 19’); Cojocabron di Luca Draoli (Italia, 2021, 24’); Una storia vera di Greta Amadeo (Italia, 2023, 9’), I am the cosmos di Chiara Ortolani (Italia, 2022, 16’). Sempre domenica, alle 16.30, per il PerSo Masterpiece, i migliori documentari usciti nella stagione, in visione il film 1970 di Tomasz Wolski

Per il concorso (Award) alle 17.45, con Mateo Yabarra in sala, in anteprima italiana, Sur nos monts di Mateo Ybarra (Svizzera, 2022, 54 min). Un film interamente composto da video realizzati dai ragazzi svizzeri in periodo di leva che, nonostante provengano da una delle nazioni più democratiche del mondo, evidenziano a pieno la follia tutta umana dell’idea della guerra. Alle 19 Knit’s island di Ekiem Barbier, Guilhem Causse e Quentin L’helgoualc’h (Francia, 2023, 95 min). Sotto le sembianze di avatar, una troupe cinematografica entra in un videogioco online e prende contatto con la “gente del posto”, scopre le loro storie, paure e aspirazioni. Chiusura affidata a La timidezza delle chiome di Valentina Bertani (Italia / Israele, 2022, 96’). Ospite lo sceneggiatore Emanuele Milasi. Quando la scuola finisce e comincia l’età adulta, Benjamin e Joshua Israel, due gemelli omozigoti di origine ebraica, iniziano a sentirsi oppressi. Mentre amici e compagni di
classe pianificano una nuova vita, loro non riescono a immaginare il futuro. Avere vent’anni e un naturale carisma unito a una buona dose di spavalderia non basta se hai una disabilità
intellettiva e il mondo in cui vivi non sembra essere fatto per accoglierti.

FONTE: Ufficio Stampa Mg2 comunicazione (Giorgio Vicario).