La mano sinistra: Incanto e Realtà sul Palco del Teatro Morlacchi Industria Indipendente presenta un varietà-teatro di rivista nella Stagione 23/24

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Foto di Lorenza Daverio

PERUGIA – La Stagione 23/24 del Teatro Morlacchi ospita giovedì 9 maggio, alle ore 20.45, il collettivo Industria Indipendente con La mano sinistra; una produzione Teatro di Roma con Emilia Romagna Teatro, LAC Lugano Arte e Cultura e Teatro Stabile dell’Umbria.

Un’opera musicale e visiva interamente dal vivo che affida alla scrittura, alla poesia, alla danza e all’elemento vocale e sonoro, la creazione di un varietà-teatro di rivista con risonanze poliritmiche e polifoniche, utilizzando la magia come prisma per riscrivere e manipolare l’ordine simbolico che, attraverso la meraviglia, svela e reinterpreta il meccanismo del reale.

Oggetti, strumenti musicali, ispirazioni letterarie e corpi umani convivono nello stesso ambiente, dove la parola si fa musica e gesto, poesia e incantesimo, allusione e invocazione, attraverso il magnetismo delle performer e artiste che lo abitano: Annamaria Ajmone, Silvia Calderoni, Iva Stanisic, e la collaborazione al suono di Steve Pepe e di Luca Brinchi alle luci/video, costruiscono in scena uno spazio di ricerca e di incontro tra diverse pratiche e immaginazioni, uno studio-scenario in continuo divenire, in cui far ingresso facendo spazio alla sensazione, sospendendo il dubbio tra realtà ed illusione. La mano sinistra prende forma, così, in un paesaggio di condivisione artistica, in cui ogni elemento sia umano (i corpi delle performer) che non umano (strumenti, illuminazioni, oggetti, elementi organici) è inserito in un sistema di relazioni, rimandi e richiami, fra artisti e generi differenti. Una pratica espressiva che vede il gesto performativo come esercizio di conoscenza e di ricerca continua, che si inscrive su corpi, ambienti, superficie per diventare azione scenica.

Note di regia
Elettricità, magnetismo, incanto. In uno spazio che contiene altre dimensioni, qualcuna racconta. Non c’è dubbio di assistere a qualcosa: sogno, poesia, allucinazione. O l’ultimo barlume di una festa alla fine. Cosa è il meraviglioso per te? Da dove nascono le tue domande? Il titolo prende le mosse da un’accezione che nei secoli l’ha indicata come mancina “mancus”, ovvero mancante, sbagliata, storpia, mutilata, rovesciata, invertita, deviata, diabolica, dedita alla magia e all’occulto, portatrice di pericolo e differenza e incapace di una scrittura “corretta, destra, che non sbava l’inchiostro.

La mano sinistra prende forma con il ritmo del suo canto, si apre e si chiude, si gonfia e poi si spegne, si scurisce per poi brillare. La scrittura si fa formula, poesia, incantesimo, allusione, invocazione ed evocazione, in una relazione priva di gerarchie tra corpo e materia, conoscenza e azione, soggetto e ambiente, suono e aspetto fisico luminoso. Un teatro/spazio del simbolico, sospeso tra realtà e finzione, tra tecnica e immaginazione, che chiede di guardare, sentire e riverberare. La mano sinistra è un varietà-teatro di rivista, che convoca la magia come tecnica di un’altra conoscenza, l’analogia che rende corpo visibile il rimosso, la meraviglia che può svelare e riscrivere il meccanismo del reale. Insistere in una strategia manchevole per stare dalla parte di un sapere rifiutato, perdendosi e ritrovandosi nello spazio di confusione tra immagine del mondo e confini dell’umano.

Scegliamo l’incanto come parola in cui credere, fidandoci del sentire e del desiderare per accogliere ciò che sfugge alla storia delle nostre coscienze, reimparando la potenza della realtà attraverso l’illusione.

Industria Indipendente – collettivo di arti performative e visive fondato da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri – dal 2005 attesta la propria cifra stilistica creando mondi immaginari e realtà straordinarie in un attraversamento evolutivo di linguaggi e pratiche artistiche, in grado di generare comunità nell’incessante ribaltamento di identità personali e collettive. Dalla creazione di performance a happening di lunga durata, fino a installazioni per teatri, musei e spazi indipendenti, la compagnia approda alla loro ultima creazione, Klub Taiga (Dear Darkness), con debutto alla Biennale Teatro a Venezia nel 2020, per evolversi in un disco (NERO Edizioni, 2022), un film (dell’artista Rä Di Martino) e un formato installativo per spazi espositivi (Fondazione Sandretto, 2022). Su questa traccia estetica si edifica il loro percorso, che attraversa le arti performative partendo da sé e dagli altri, nel tentativo di costruire nuove possibilità individuali e politiche.

Biglietti e Info
È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
La prevendita dei biglietti a Perugia viene effettuata presso il Botteghino del Teatro Morlacchi, T. 075 5722555, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.30, il sabato dalle 17 alle 20.
Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it

FONTE: Ufficio Stampa Teatro Stabile dell’Umbria (Federica Cesarini).